Dermatite seborroica e alimentazione

Esiste un rapporto di causa/effetto fra dermatite seborroica e alimentazione? Sì, e il motivo è presto detto.
Questa patologia infiammatoria cutanea è con ogni probabilità provocata dall'azione di un fungo presente nella pelle (il Malassezia), che scatena un'eccessiva secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, comportando così i sintomi tipici del disturbo (squame e crosticine untuose sul cuoio capelluto e in altre zone ricche di ghiandole sebacee). E un'alimentazione sbagliata può sollecitare ulteriormente l'attività di questo lievito e di conseguenza quella delle ghiandole sebacee, peggiorando così il decorso della malattia. Scegliendo i cibi giusti e abbinandoli in modo corretto, invece, è possibile attenuare l'infiammazione, anche grazie all'aiuto dell'olio di ribes nero
. Ecco alcune indicazioni alimentari utili: per prima cosa vediamo quali sono i cibi che non dovrebbero mancare nella dieta di chi soffre di questa forma di eczema.
Frutta e verdura
Frutta e verdura sono fra gli alimenti migliori: leggere e ricche di vitamine e sali minerali, aiutano a superare varie infiammazioni cutanee, fra cui la seborroica.
In particolare, non fatevi mancare cavoli e carote, perché sono due ortaggi molto ricchi di biotina, una vitamina che favorisce un buon metabolismo dei grassi.
Cibi proteici
Vanno molto bene anche gli alimenti che forniscono proteine, purché siano privi di grassi: sì quindi alla carne bianca, in genere molto magra, alle uova (senza esagerare) e al pesce. Ottima fonte proteica sono anche i legumi. L'importante è cucinare tutti questi alimenti in modo leggero, condendoli in maniera semplice e con pochi grassi.
Acidi grassi Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3 sono un vero toccasana in caso di dermatite seborroica. Si tratta di grassi molto simili a quelli vegetali: abbondano in particolare nel pesce azzurro (sardine, sgombro, alici...), ma anche nell'olio di oliva e nelle noci.
Cereali integrali
Fra gli alimenti consentiti e consigliati è impossibile non menzionare i cereali integrali: più leggeri di quelli raffinati, aiutano a combattere l'infiammazione cutanea anche perché sono ricchi di biotina. Sì quindi a prodotti integrali di vario genere: pasta e pane, anzitutto, ma anche riso, fette biscottate, cereali per la colazione, biscotti, etc.
La distribuzione dei pasti e l'abbinamento degli alimenti
La relazione che esiste fra dermatite seborroica e alimentazione implica anche un certo legame fra il disturbo e l'insulino resistenza, ovvero l'incapacità delle cellule di rispondere al segnale dell'insulina, l'ormone che permette di assorbire bene il glucosio. La resistenza insulinica provoca quindi la permanenza del glucosio nel sangue e un logico aumento della glicemia: e questa situazione non è affatto benefica per il decorso della patologia.
Ecco perché è importante consumare cibi a basso indice glicemico, che aiutano a stabilire un buon equilibrio insulinico. La maggior parte dei cibi che abbiamo appena elencato ha proprio un basso indice glicemico: tuttavia per sfruttare pienamente questa loro caratteristica bisogna anche saperli abbinare in modo corretto e distribuirli bene nel corso della giornata. Anzitutto, è buona norma cercare di mangiare ad orari il più possibile regolari e non saltare mai i pasti: la prima colazione dev'essere abbondante, il pranzo sano, ma nutriente e la cena leggera. Gli spuntini fra un pasto e l'altro sono consentiti, purché siano a base di frutta o comunque di alimenti freschi e leggeri (tipo uno yogurt).
Ogni pasto principale deve inoltre avere questa caratteristica: per evitare picchi glicemici occorre abbinare i carboidrati (meglio se integrali, come abbiamo visto) ad una fonte proteica magra. Mai quindi mangiare solo carboidrati o solo proteine: i due nutrienti vanno sempre associati nel medesimo pasto (ad esempio, scegliendo la pasta per il pranzo e il pane per la cena e preparando anche un secondo di proteine con contorno di verdure).
Oltre a mangiare bene, è fondamentale bere parecchia acqua nel corso della giornata (circa un litro e mezzo/due litri): anche una buona idratazione ha effetti positivi sull'infiammazione cutanea.
Gli integratori
Nei casi più gravi può essere utile affiancare ad una corretta alimentazione anche l'assunzione di qualche integratore. Ad esempio, una miscela di minerali (manganese, cromo, magnesio, zinco e rame) che aiuti la pelle infiammata a ritrovare il suo naturale equilibrio. In particolare, il cromo e il magnesio favoriscono un buon metabolismo degli zuccheri, con ricadute positive sul decorso della dermatite.
Un altro integratore che può servire è l'olio di ribes nero
, ricco di acidi grassi polinsaturi.
Alimenti controindicati
Parlando del rapporto fra dermatite seborroica e alimentazione è necessario citare anche gli alimenti che bisognerebbe evitare o quantomeno consumare con molta moderazione, perché contribuiscono a peggiorare l'infiammazione. Per prima cosa, tutti i cibi ricchi di zuccheri e grassi non fanno bene per chi soffre di questi problemi: no quindi a dolci (comprese le bibite dolcificate), carne rossa e fritti.
Inoltre, occorre molta cautela anche con latte e latticini, perché è probabile che l'infiammazione sia correlata ad un'intolleranza alimentare al lattosio.
Vanno anche evitati il più possibile i prodotti lievitati (pizza e focacce, pane, dolci, etc.), essendo il disturbo stesso provocato da un lievito.
Questa patologia infiammatoria cutanea è con ogni probabilità provocata dall'azione di un fungo presente nella pelle (il Malassezia), che scatena un'eccessiva secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, comportando così i sintomi tipici del disturbo (squame e crosticine untuose sul cuoio capelluto e in altre zone ricche di ghiandole sebacee). E un'alimentazione sbagliata può sollecitare ulteriormente l'attività di questo lievito e di conseguenza quella delle ghiandole sebacee, peggiorando così il decorso della malattia. Scegliendo i cibi giusti e abbinandoli in modo corretto, invece, è possibile attenuare l'infiammazione, anche grazie all'aiuto dell'olio di ribes nero
Frutta e verdura
Frutta e verdura sono fra gli alimenti migliori: leggere e ricche di vitamine e sali minerali, aiutano a superare varie infiammazioni cutanee, fra cui la seborroica.
In particolare, non fatevi mancare cavoli e carote, perché sono due ortaggi molto ricchi di biotina, una vitamina che favorisce un buon metabolismo dei grassi.
Cibi proteici
Vanno molto bene anche gli alimenti che forniscono proteine, purché siano privi di grassi: sì quindi alla carne bianca, in genere molto magra, alle uova (senza esagerare) e al pesce. Ottima fonte proteica sono anche i legumi. L'importante è cucinare tutti questi alimenti in modo leggero, condendoli in maniera semplice e con pochi grassi.
Acidi grassi Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3 sono un vero toccasana in caso di dermatite seborroica. Si tratta di grassi molto simili a quelli vegetali: abbondano in particolare nel pesce azzurro (sardine, sgombro, alici...), ma anche nell'olio di oliva e nelle noci.
Cereali integrali
Fra gli alimenti consentiti e consigliati è impossibile non menzionare i cereali integrali: più leggeri di quelli raffinati, aiutano a combattere l'infiammazione cutanea anche perché sono ricchi di biotina. Sì quindi a prodotti integrali di vario genere: pasta e pane, anzitutto, ma anche riso, fette biscottate, cereali per la colazione, biscotti, etc.
La distribuzione dei pasti e l'abbinamento degli alimenti
La relazione che esiste fra dermatite seborroica e alimentazione implica anche un certo legame fra il disturbo e l'insulino resistenza, ovvero l'incapacità delle cellule di rispondere al segnale dell'insulina, l'ormone che permette di assorbire bene il glucosio. La resistenza insulinica provoca quindi la permanenza del glucosio nel sangue e un logico aumento della glicemia: e questa situazione non è affatto benefica per il decorso della patologia.
Ecco perché è importante consumare cibi a basso indice glicemico, che aiutano a stabilire un buon equilibrio insulinico. La maggior parte dei cibi che abbiamo appena elencato ha proprio un basso indice glicemico: tuttavia per sfruttare pienamente questa loro caratteristica bisogna anche saperli abbinare in modo corretto e distribuirli bene nel corso della giornata. Anzitutto, è buona norma cercare di mangiare ad orari il più possibile regolari e non saltare mai i pasti: la prima colazione dev'essere abbondante, il pranzo sano, ma nutriente e la cena leggera. Gli spuntini fra un pasto e l'altro sono consentiti, purché siano a base di frutta o comunque di alimenti freschi e leggeri (tipo uno yogurt).
Ogni pasto principale deve inoltre avere questa caratteristica: per evitare picchi glicemici occorre abbinare i carboidrati (meglio se integrali, come abbiamo visto) ad una fonte proteica magra. Mai quindi mangiare solo carboidrati o solo proteine: i due nutrienti vanno sempre associati nel medesimo pasto (ad esempio, scegliendo la pasta per il pranzo e il pane per la cena e preparando anche un secondo di proteine con contorno di verdure).
Oltre a mangiare bene, è fondamentale bere parecchia acqua nel corso della giornata (circa un litro e mezzo/due litri): anche una buona idratazione ha effetti positivi sull'infiammazione cutanea.
Gli integratori
Nei casi più gravi può essere utile affiancare ad una corretta alimentazione anche l'assunzione di qualche integratore. Ad esempio, una miscela di minerali (manganese, cromo, magnesio, zinco e rame) che aiuti la pelle infiammata a ritrovare il suo naturale equilibrio. In particolare, il cromo e il magnesio favoriscono un buon metabolismo degli zuccheri, con ricadute positive sul decorso della dermatite.
Un altro integratore che può servire è l'olio di ribes nero
Alimenti controindicati
Parlando del rapporto fra dermatite seborroica e alimentazione è necessario citare anche gli alimenti che bisognerebbe evitare o quantomeno consumare con molta moderazione, perché contribuiscono a peggiorare l'infiammazione. Per prima cosa, tutti i cibi ricchi di zuccheri e grassi non fanno bene per chi soffre di questi problemi: no quindi a dolci (comprese le bibite dolcificate), carne rossa e fritti.
Inoltre, occorre molta cautela anche con latte e latticini, perché è probabile che l'infiammazione sia correlata ad un'intolleranza alimentare al lattosio.
Vanno anche evitati il più possibile i prodotti lievitati (pizza e focacce, pane, dolci, etc.), essendo il disturbo stesso provocato da un lievito.