Cheratosi seborroica

La cheratosi può manifestarsi in varie forme: la cheratosi seborroica è una di queste ed è fra le più comuni. Si tratta di una forma tumorale cutanea fortunatamente di tipo benigno che non ha nessuna ripercussione negativa sullo stato di salute. In effetti può essere trattata semplicemente ricorrendo a qualche cura naturale. Approfondiamo l'argomento.
Caratteristiche delle verruche seborroiche
Questa malattia cutanea si manifesta con macchie piuttosto simili alle verruche: infatti, tali macchie vengono anche chiamate "verruche seborroiche".
Inizialmente compaiono papule di piccole dimensioni e di colore giallastro: con il passare del tempo diventano più scure, tanto che alla fine risultano di colore bruno-marrone. Inoltre, sono in rilievo rispetto al resto della cute. Gradualmente diventano squamose e si formano delle croste dalla consistenza untuosa che si staccano abbastanza facilmente, soprattutto se vengono urtate o se ci si gratta.
Non ci sono altri sintomi, ma spesso si prova un forte disagio psicologico a causa degli inestetismi, specie se le macchie sono numerose: anche perché in genere compaiono su viso e tronco e sono quindi piuttosto visibili.
Evoluzione della malattia e differenze con la cheratosi attinica
Il decorso di questa patologia cutanea è benigno: non evolve mai in un tumore maligno e quindi non è assolutamente pericolosa per la salute.
L'assenza di complicazioni è la principale differenza fra questa forma di cheratosi e la cheratosi attinica, insieme alle cause di insorgenza: se la forma attinica è provocata dall'esposizione ai raggi solari, non sono invece noti i fattori scatenanti della cheratosi seborroica.
Si sa solo che vi è una predisposizione genetica allo sviluppo della malattia e che il suo decorso è influenzato dalle alterazioni ormonali (infatti in menopausa il disturbo si fa più intenso).
Comunque, un punto in comune con la forma attinica c'è e riguarda l'incidenza: come la forma attinica, anche quella seborroica è tipica della razza caucasica (molto di rado insorge fra gli asiatici e fra chi ha la pelle scura) e compare prevalentemente in età matura.
E' contagiosa?
Anche se somigliano alle verruche, a differenza di esse le macchie della cheratosi seborroica non sono affatto contagiose, perché non sono causate da un virus come le verruche “normali”.
Diagnosi differenziale
Per diagnosticare la cheratosi seborroica ed evitare di preoccuparsi inutilmente è sovente necessario ricorrere ad un esame diagnostico come la dermatoscopia, perché i segni di questa malattia sono spesso molto simili a quelli che compaiono in caso di patologie decisamente più serie, come la cheratosi attinica pigmentata, il melanoma piano e il carcinoma spinocellulare.
Le cure e le tecniche di rimozione
Non sempre è necessario trattare il disturbo: sia perché non è pericoloso per la salute, sia perché le macchie, una volta diventate secche, spesso si staccano da sole (comunque può essere utile qualche cura naturale, come vedremo).
Tuttavia, se le lesioni sono numerose, decisamente antiestetiche e mettono quindi molto a disagio il paziente, si può intervenire per rimuoverle.
Le principali tecniche di rimozione sono il congelamento con azoto liquido (o crioterapia, ideale nel caso di piccole lesioni), la diatermocoagulazione (una tecnica rapida ed efficace che permette di bruciare le verruche mediante scariche elettriche) e l'ablazione con il laser.
I rimedi naturali
Nulla vieta di provare a trattare la cheratosi seborroica con qualche cura naturale, visto che i trattamenti farmacologici in genere non sono prescritti.
Ecco qualche piccolo rimedio, semplice ed economico, da provare in casa:
- Impacchi di aceto di mele e succo di limone: questi due ingredienti hanno ottime proprietà disinfettanti e possono aiutare a contrastare la malattia, purché gli impacchi vengano tenuti sulle macchie per parecchie ore.
- Olio di cocco/olio di ricino: provate ad applicare sulle lesioni, più volte al giorno, un batuffolo di cotone imbevuto di olio di cocco oppure di olio di ricino. Questa cura naturale potrebbe dare ottimi risultati, perché l'olio di cocco è un ottimo antiossidante (e nell'insorgenza della cheratosi seborroica sono probabilmente coinvolti anche i processi di invecchiamento cellulare), mentre quello di ricino rinforza e nutre la cute.
- Buccia di banana: massaggiare delicatamente sulle macchie la parte interna della buccia di una banana può aiutare a farle guarire più in fretta.
- Impacco con aglio schiacciato e olio d'oliva: le proprietà disinfettanti dell'aglio e quelle emollienti e lenitive dell'olio d'oliva possono tornare utili per trattare questo disturbo cutaneo.
- Argilla verde: l'argilla verde è un ottimo disinfettante e può costituire una valida cura naturale per la cheratosi seborroica. Provate a fare un paio di impacchi di argilla al giorno: nel giro di breve tempo le lesioni dovrebbero mutarsi in crosticine che poi si staccano da sole o possono essere grattate via senza fatica.
Caratteristiche delle verruche seborroiche
Questa malattia cutanea si manifesta con macchie piuttosto simili alle verruche: infatti, tali macchie vengono anche chiamate "verruche seborroiche".
Inizialmente compaiono papule di piccole dimensioni e di colore giallastro: con il passare del tempo diventano più scure, tanto che alla fine risultano di colore bruno-marrone. Inoltre, sono in rilievo rispetto al resto della cute. Gradualmente diventano squamose e si formano delle croste dalla consistenza untuosa che si staccano abbastanza facilmente, soprattutto se vengono urtate o se ci si gratta.
Non ci sono altri sintomi, ma spesso si prova un forte disagio psicologico a causa degli inestetismi, specie se le macchie sono numerose: anche perché in genere compaiono su viso e tronco e sono quindi piuttosto visibili.
Evoluzione della malattia e differenze con la cheratosi attinica
Il decorso di questa patologia cutanea è benigno: non evolve mai in un tumore maligno e quindi non è assolutamente pericolosa per la salute.
L'assenza di complicazioni è la principale differenza fra questa forma di cheratosi e la cheratosi attinica, insieme alle cause di insorgenza: se la forma attinica è provocata dall'esposizione ai raggi solari, non sono invece noti i fattori scatenanti della cheratosi seborroica.
Si sa solo che vi è una predisposizione genetica allo sviluppo della malattia e che il suo decorso è influenzato dalle alterazioni ormonali (infatti in menopausa il disturbo si fa più intenso).
Comunque, un punto in comune con la forma attinica c'è e riguarda l'incidenza: come la forma attinica, anche quella seborroica è tipica della razza caucasica (molto di rado insorge fra gli asiatici e fra chi ha la pelle scura) e compare prevalentemente in età matura.
E' contagiosa?
Anche se somigliano alle verruche, a differenza di esse le macchie della cheratosi seborroica non sono affatto contagiose, perché non sono causate da un virus come le verruche “normali”.
Diagnosi differenziale
Per diagnosticare la cheratosi seborroica ed evitare di preoccuparsi inutilmente è sovente necessario ricorrere ad un esame diagnostico come la dermatoscopia, perché i segni di questa malattia sono spesso molto simili a quelli che compaiono in caso di patologie decisamente più serie, come la cheratosi attinica pigmentata, il melanoma piano e il carcinoma spinocellulare.
Le cure e le tecniche di rimozione
Non sempre è necessario trattare il disturbo: sia perché non è pericoloso per la salute, sia perché le macchie, una volta diventate secche, spesso si staccano da sole (comunque può essere utile qualche cura naturale, come vedremo).
Tuttavia, se le lesioni sono numerose, decisamente antiestetiche e mettono quindi molto a disagio il paziente, si può intervenire per rimuoverle.
Le principali tecniche di rimozione sono il congelamento con azoto liquido (o crioterapia, ideale nel caso di piccole lesioni), la diatermocoagulazione (una tecnica rapida ed efficace che permette di bruciare le verruche mediante scariche elettriche) e l'ablazione con il laser.
I rimedi naturali
Nulla vieta di provare a trattare la cheratosi seborroica con qualche cura naturale, visto che i trattamenti farmacologici in genere non sono prescritti.
Ecco qualche piccolo rimedio, semplice ed economico, da provare in casa:
- Impacchi di aceto di mele e succo di limone: questi due ingredienti hanno ottime proprietà disinfettanti e possono aiutare a contrastare la malattia, purché gli impacchi vengano tenuti sulle macchie per parecchie ore.
- Olio di cocco/olio di ricino: provate ad applicare sulle lesioni, più volte al giorno, un batuffolo di cotone imbevuto di olio di cocco oppure di olio di ricino. Questa cura naturale potrebbe dare ottimi risultati, perché l'olio di cocco è un ottimo antiossidante (e nell'insorgenza della cheratosi seborroica sono probabilmente coinvolti anche i processi di invecchiamento cellulare), mentre quello di ricino rinforza e nutre la cute.
- Buccia di banana: massaggiare delicatamente sulle macchie la parte interna della buccia di una banana può aiutare a farle guarire più in fretta.
- Impacco con aglio schiacciato e olio d'oliva: le proprietà disinfettanti dell'aglio e quelle emollienti e lenitive dell'olio d'oliva possono tornare utili per trattare questo disturbo cutaneo.
- Argilla verde: l'argilla verde è un ottimo disinfettante e può costituire una valida cura naturale per la cheratosi seborroica. Provate a fare un paio di impacchi di argilla al giorno: nel giro di breve tempo le lesioni dovrebbero mutarsi in crosticine che poi si staccano da sole o possono essere grattate via senza fatica.