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Dermatite irritativa

Dermatite irritativa

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La dermatite irritativa è provocata dall'esposizione e dal contatto diretto della pelle con sostanze tossiche e irritanti. Questa patologia infiammatoria della cute colpisce spesso e volentieri determinate categorie professionali e, una volta individuata la causa scatenante, può essere prevenuta piuttosto facilmente.

L'incidenza
Rispetto alla dermatite allergica da contatto, la dermatite irritativa è senza dubbio più comune e frequente.
Anche perché alcune categorie di persone (in genere adulte) sono maggiormente esposte alla possibilità di sviluppare il problema. Ecco quali:
- Chi ha una pelle molto sensibile e reattiva oppure secca (nella pelle secca, infatti, la naturale barriera idrolipidica cutanea è più debole e quindi le sostanze irritanti riescono a penetrare più facilmente)
- Chi in passato ha sofferto di irritazione atopica
- Chi svolge determinati lavori: ad esempio i parrucchieri, gli estetisti, i calzolai, gli agricoltori, il personale addetto alle pulizie, etc. Si tratta di mestieri che richiedono il contatto continuo con sostanze potenzialmente irritanti (solventi, polveri abrasive, disinfettanti, detergenti...).

Le cause
Sono diverse le sostanze che possono scatenare il disturbo: alcune si utilizzano quotidianamente nell'ambito domestico, altre invece sono specifiche di determinate professioni. Possono essere ad esempio delle sostanze contenute in banalissimi saponi, detergenti o prodotti per la pulizia della casa. Oppure, possono essere particolari sostanze presenti in prodotti specifici destinati ad usi professionali (come solventi, polveri abrasive, oli, etc.).
Il meccanismo scatenante che sta alla base della patologia non è di tipo allergico. La sostanza viene direttamente a contatto con la cute, penetrando nei suoi strati più superficiali: e questo è sufficiente a provocare infiammazione. Non c'è nessuna attivazione del sistema immunitario.
L'instaurarsi del processo patologico può essere favorito da una o più delle seguenti concause:
- Vento e freddo
- Esposizione ai raggi solari (non sempre, ma in alcuni casi il sole può essere un fattore aggravante)
- Assunzione di determinati farmaci (in particolare farmaci antitumorali, antimicotici e antibiotici).

I sintomi principali
I sintomi principali di una dermatite irritativa sono piuttosto simili a quelli della patologia allergica da contatto: infatti non è raro che i due disturbi vengano confusi fra di loro.
Di solito il primo sintomo è l'arrossamento della cute: si viene a formare un eritema nella zona interessata, che a volte può apparire anche un po' gonfia. A questo punto si formano delle piccole vesciche: in alcuni casi sono sierose (il liquido sieroso fuoriesce dopo che le vesciche si rompono), in altri invece sono secche e desquamative (la pelle è molto secca e si desquama in sottili lamelle). Le lesioni sono in genere molto pruriginose: a volte si avverte anche bruciore e dolore.
I sintomi compaiono soprattutto su mani e avambracci, ma in linea teorica ogni parte del corpo può essere interessata dalla patologia.

L'evoluzione e le possibili complicazioni
Questa patologia alla lunga può, se non efficacemente trattata, evolvere in una forma di eczema cronico-recidivante.
La complicazione più comune riguarda la possibile insorgenza di infezioni cutanee, soprattutto nelle forme più serie caratterizzate da un prurito intenso.

La prevenzione
La dermatite irritativa può essere prevenuta attraverso una serie di semplici quanto efficaci mosse:
- Evitare il contatto diretto con sostanze potenzialmente irritanti (basta indossare dei guanti protettivi), soprattutto se si svolgono lavori a “rischio”
- Lavare bene la cute venuta accidentalmente a contatto con una sostanza irritante, usando però un detergente delicato (in ogni caso, è sempre bene lavarsi le mani dopo un'attività che ha comportato la manipolazione di sostanze irritanti, anche se sono stati indossati i guanti)
- Applicare tutti i giorni una buona crema idratante: la secchezza della cute favorisce l'insorgere dell'irritazione, mentre una pelle ben idratata è più forte di fronte alle aggressioni delle sostanze esterne.

Le terapie farmacologiche
Ogni terapia farmacologica risulta ovviamente inefficace se il contatto con la sostanza irritante continua: la sospensione del contatto è quindi il primo e indispensabile step del trattamento della dermatite irritativa. Una volta fatto questo, è possibile ricorrere all'applicazione di creme a base di di corticosteroidi, per lenire prurito e irritazione (solo nei casi più gravi la terapia cortisonica viene prescritta per via orale).
Nelle forme più lievi della patologia può anche essere sufficiente applicare una semplice crema emolliente e nutriente: senza cortisone, ma ricca di lipidi, pantenolo, provitamina B5 e sostanze umettanti. Creme di questo genere è consigliabile applicarle a prescindere dal fatto che si segua o meno una terapia farmacologica, perché aiutano a mantenere intatto e resistente il naturale film idrolipidico della cute.
Gli antibiotici vengono prescritti solo quando si sviluppano delle infezioni cutanee.