Dermatite allergica da contatto
La dermatite allergica da contatto è una forma di dermatite che si sviluppa a seguito del contatto diretto della cute con una sostanza verso la quale l'organismo ha sviluppato una sensibilizzazione (allergia). Approfondiamo l'argomento: vediamo quali sono le sostanze che più frequentemente scatenano questa risposta infiammatoria della cute, con quali sintomi si manifesta e come curarla.Differenze tra dermatite allergica e dermatite irritativa da contatto
Prima di tutto è bene specificare una cosa: spesso si tende a fare un po' di confusione e a considerare la dermatite allergica da contatto alla stessa stregua della dermatite irritativa, un'altra forma di dermatite da contatto. In realtà, si tratta di due stati infiammatori ben diversi: in quella allergica vi è un coinvolgimento del sistema immunitario (nello specifico, dei linfociti), che si attiva scatenando la risposta infiammatoria a seguito del contatto con l'allergene; nella dermatite irritativa, invece, non c'è attivazione delle difese immunitarie e anche la sintomatologia è differente: non c'è quasi mai prurito (sintomo invece sempre presente nella dermatite allergica), ma piuttosto un senso di bruciore/dolore.
Cause
Gli allergeni, ovvero le sostanze in grado di scatenare la risposta allergica e quindi i sintomi tipici della dermatite, sono svariate. Per semplificare, è possibile suddividere gli allergeni in due grandi categorie:
- Allergeni di tipo chimico: è possibile includere fra gli allergeni chimici diverse sostanze. Ecco le principali: metalli (soprattutto il nichel, presente in vari oggetti, dalla bigiotteria ai cosmetici. Si trova perfino in alcuni alimenti), coloranti, preservanti, conservanti e sostanze chimiche varie contenute in prodotti per l'igiene, la cura e la bellezza di corpo e capelli (creme, deodoranti, tinte, trucchi, profumi, saponi e detergenti, etc.), coloranti presenti nei vestiti. Anche alcune sostanze chimiche contenute in determinate categorie di farmaci (soprattutto antibiotici, antisettici, anestetici locali e antistaminici) possono essere all'origine della reazione allergica
- Allergeni di tipo ambientale: appartengono a questa categoria di allergeni sostanze come polvere (con o senza acari), oli vegetali, alcune essenze e sostanze presenti in determinati fiori e piante (come la quercia o l'edera velenosa).
Sintomi
La dermatite allergica da contatto si manifesta con i seguenti sintomi:
- Arrossamento cutaneo
- Estrema secchezza della pelle
- Comparsa di piccole vesciche o di bolle sierose
- Prurito.
I sintomi appaiono all'inizio solo nella porzione di cute venuta a contatto con l'allergene, ma in seguito, per meccanismi ancora sconosciuti, possono estendersi anche ad aree del corpo non entrate direttamente a contatto con la sostanza.
La diagnosi
Il patch test è il test che permette di scoprire quale sia l'allergene responsabile della reazione infiammatoria: si tratta di un test molto semplice che si effettua applicando sulla schiena - per un lasso di tempo che va da un minimo di 48 ore ad un massimo di 96 ore - delle strisce contenenti delle piccole quantità di diversi allergeni (una serie fissa di circa 40 allergeni, che tuttavia può essere modificata o arricchita inserendo sostanze considerate particolarmente "sospette", ad esempio perché molto utilizzate nel lavoro svolto dal paziente). Una volta rimosse le strisce, si va a verificare quale sostanza ha scatenato la reazione allergica.
Prevenire la dermatite allergica da contatto
Individuata la sostanza "incriminata", si può prevenire l'insorgere di questa dermatite in maniera molto semplice: evitando di entrare in contatto diretto con quella sostanza. Questo significa due cose: o fare in modo di non toccarla del tutto oppure indossare dei guanti protettivi, quando non si può proprio evitare di maneggiarla.
Inoltre, sempre a scopo preventivo può essere molto utile seguire pochi semplicissimi accorgimenti. Eccoli:
- Non lavarsi troppo spesso: lavaggi eccessivamente frequenti rendono la pelle più fragile perché impoveriscono il naturale strato esterno protettivo. E una pelle più fragile è più esposta al rischio di sviluppare infiammazioni
- Non usare creme, deodoranti, saponi e detergenti dalla formulazione aggressiva
- Idratare con cura la pelle: la pelle secca favorisce l'insorgere di tutti i tipi di dermatite, compresa quella allergica. Per mantenerla idratata occorre però utilizzare creme dalla formulazione naturale e delicata, prive di profumi e conservanti.
Le cure
Per evitare l'insorgere della dermatite allergica da contatto a volte la prevenzione non basta. In tal caso, occorre seguire una terapia specifica per favorire una più veloce remissione della sintomatologia.
In genere, per lenire i sintomi risultano molto efficaci l'applicazione di creme e pomate cortisoniche e il ricorso agli antistaminici (soprattutto per alleviare il prurito). Queste cure, essendo a tutti gli effetti cure farmacologiche, vanno sempre e comunque prescritte dal medico: ed è necessario seguire con attenzione le sue indicazioni relative al dosaggio e alla durata della terapia.
I rimedi naturali
Se le cure farmacologiche possono essere intraprese solo se lo specialista lo ritiene opportuno, di propria iniziativa si può decidere di ricorrere a qualche rimedio naturale. Spesso, infatti, quelle naturali sono cure molto valide e in ogni caso non comportano effetti collaterali: pertanto, provare non costa nulla! Per lenire il prurito è possibile bagnare la zona da trattare con po' d'acqua in cui avrete precedentemente sciolto dell'avena oppure del bicarbonato. Ottimi rimedi naturali sono anche gli oli vegetali (soprattutto quello di cocco, quello di vinaccioli e quello di calendula) e la cera d'api. Perfetta anche l'aloe vera, grazie alle sue grandi proprietà lenitive.
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