
Come curare la dermatite seborroica
Anche se è un disturbo dall'andamento cronico-recidivante, la dermatite seborroica si può trattare con un certo successo ricorrendo a varie cure. Cure che, sebbene non facciano scomparire per sempre i sintomi (una guarigione definitiva è piuttosto rara), aiutano moltissimo ad attenuarli.I trattamenti, farmacologici e naturali, sono svariati: nella scelta della terapia più adeguata occorre farsi indirizzare da un buon dermatologo, visto e considerato che non ne esiste una univoca. Occorre sceglierla in considerazione della gravità dei sintomi e della loro estensione. Spesso infatti, oltre al cuoio capelluto, risultano infiammate anche altre zone del corpo (viso, petto, ascelle...).
Ecco quali sono le cure - sia quelle farmacologiche che quelle naturali - più efficaci per attenuare i sintomi tipici della dermatite seborroica (eritema, prurito, secchezza cutanea, formazione di squame untuose).
Le cure farmacologiche più incisive
I casi più seri di dermatite seborroica possono essere trattati ricorrendo ad una o più di queste classi di medicinali (si tratta di farmaci piuttosto incisivi):
- Corticosteroidi (o cortisonici): i farmaci a base di cortisone sono impiegati piuttosto frequentemente in caso di dermatite seborroica. I più diffusi sono l'idrocortisone e il betametasone: sono utilizzati sia per preparare shampoo da usare sul cuoio capelluto, sia come principio attivo di creme e pomate da applicare sulle zone del corpo interessate da dermatite. Si tratta di cure piuttosto potenti che permettono di ottenere buoni risultati in breve tempo (in genere in una settimana), ma vanno applicati solo per periodi limitati: altrimenti si rischia di incorrere in spiacevoli effetti collaterali
- Preparati antimicotici: molto utilizzati per far fronte ai sintomi della dermatite seborroica sono anche i farmaci antifungini e antimicotici (la crescita del fungo Malassezia è infatti una delle cause del problema). Uno dei principi attivi antimicotici più efficaci è il ketoconazolo, che si trova in commercio sotto diverse forme (presente di solito in una concentrazione del 2%): shampoo, detergente (docciaschiuma), crema, gel e schiuma. In un paio di settimane dovrebbe esserci una significativa remissione dei sintomi e gli effetti collaterali (bruciore e prurito) sono abbastanza rari.
Altri antimicotici piuttosto utilizzati sono la ciclopiroxolamina (anch'essa reperibile sia sotto forma di shampoo che di creme/gel da applicare sulla pelle) e, anche se con meno frequenza, la terbinafina
- Creme a base di sostanze immunomodulatrici (inibitori della calcineurina): queste creme non trovano in realtà ampio utilizzo nel trattamento della dermatite seborroica perché influenzano – normalizzandola - l'attività delle difese immunitarie. E in questo modo possono avere conseguenze dirette un po' su tutto l'organismo. Inoltre il loro utilizzo prolungato può aumentare la probabilità di incorrere in tumori della pelle. Si ricorre quindi a questi farmaci immunomodulanti solo quando il paziente non reagisce positivamente a tutte le altre cure (e in ogni caso per brevi periodi di tempo).
Principi attivi farmacologici più blandi
Per curare la dermatite è anche possibile ricorrere ad una serie di principi attivi farmacologici - alcuni presenti sia nelle creme ad uso topico che negli shampoo, altri solo negli shampoo - dall'azione più blanda rispetto a quella delle cure che abbiamo appena elencato.
Ecco quali sono questi principi attivi, utilissimi nei casi di disturbo non particolarmente grave:
- Solfato di selenio: se usato sotto forma di crema, va applicato sulla cute infiammata un paio di volte al giorno. Lo shampoo va invece utilizzato con meno frequenza. All'inizio occorre fare un paio di lavaggi settimanali e, una volta ottenuta una buona remissione sintomatologica, è sufficiente utilizzarlo un paio di volte al mese. Esistono anche schiume al solfato di selenio che è possibile applicare sul cuoio capelluto: come le creme, vanno utilizzate un paio di volte al giorno
- Zinco piritione: questo principio attivo (presente in genere solo negli shampoo) è molto valido per curare tutti quei casi di dermatite che presentano anche caduta di capelli (può servire anche per prevenirla)
- Acido salicilico: dall'azione molto blanda, l'acido salicilico serve soprattutto ad ammorbidire le squame e a farle staccare più facilmente dal cuoio capelluto.
Le cure naturali
Anche alcuni rimedi tutti naturali possono essere di ausilio: se associati ad una delle terapie che abbiamo appena descritto, ne potenziano l'effetto accelerando il processo di remissione dei sintomi. Ecco le cure naturali più valide:
- Aloe vera: applicare un buon gel a base di aloe vera è utile perché questa pianta ha ottime capacità antinfiammatorie e lenitive
- Oli vegetali: alcuni oli vegetali sono un vero toccasana in caso di dermatite seborroica, grazie al loro alto potere emolliente e idratante che riesce a lenire almeno in parte l'infiammazione. Sono particolarmente indicati l'olio di tea tree
- Iperico: molto utile è anche l'iperico, ricco di antrachinoni (sostanze che favoriscono la cicatrizzazione delle lesioni), tannini (esplicano una buona azione antisettica, soprattutto se in associazione agli antrachinoni) e flavonoidi
- Echinacea: molto impiegata anche per curare la psoriasi, l'echinacea vanta buone proprietà immunostimolanti e antibatteriche
- Tarassaco e bardana: entrambi sono ottimi depurativi, per cui costituiscono rimedi molto validi.
Terapie orali
Come abbiamo appena visto, per curare la dermatite seborroica si ricorre principalmente ad applicazioni topiche: ovvero a prodotti (shampoo, gel o pomate) da applicare direttamente sul cuoio capelluto e/o sulla cute lesa. In alcuni casi però, può essere necessario seguire anche una terapia per via orale (in genere corticosteroidi o antimicotici in compresse), in abbinamento a quella topica. Si tratta in realtà di casi molto rari: quelli che presentano una sintomatologia particolarmente intensa e refrattaria ai soli trattamenti topici.
L'alimentazione
La cura della dermatite può passare anche dall'alimentazione: aumentare il consumo giornaliero di acidi grassi polinsaturi omega 3 (semplicemente mangiando più pesce azzurro oppure assumendo un integratore a base di olio di pesce) può essere di beneficio, oltreché per lo stato di salute in generale, anche per quest'infiammazione cutanea.

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