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Dermatite del cuoio capelluto

Dermatite cuoio capelluto

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La dermatite del cuoio capelluto è un disturbo infiammatorio molto fastidioso che comporta la formazione di squame pruriginose sulla cute. Ecco alcune informazioni utili relative alle cause, ai sintomi e alle cure più efficaci del disturbo.

Forme
- Dermatite seborroica: è la forma di disturbo che più frequentemente colpisce il cuoio capelluto. Provocata da un'eccessiva e alterata produzione di sebo, si pone come l'evoluzione di un'altra anomalia dell'area interessata, la forfora grassa: una condizione di forfora grassa mal curata può quindi facilmente sfociare nella patologia. In questi casi la soluzione migliore è uno shampoo antiforfora .
- Dermatite atopica: caratterizzata dalla comparsa di eczemi rossatri pruriginosi, può interessare, oltre ad altre parti del corpo, anche il cuoio capelluto (soprattutto nei neonati)
- Psoriasi: questa forma di dermatosi a carattere cronico-recidivante non di rado colpisce la cute della testa, provocando prurito e desquamazione.

Sintomi
- Secchezza e arrossamento (eritema) della cute
- Prurito alla testa
- Desquamazione:si formano squame e crosticine di colore giallastro, in genere untuose nel caso dell'irritazione seborroica (sono molto simili a quelle della forfora). In caso di psoriasi, invece, le squame sono secche e asciutte perché la patologia non dipende da un'eccessiva produzione di sebo. Inoltre, non sono giallastre, ma biancastre (quasi tendenti all'argento). Queste differenti caratteristiche delle squame permettono di distinguere chiaramente l'infiammazione seborroica della cute della testa dalla psoriasi
- Lieve dolore al cuoio capelluto e ai capelli
- Eczemi di colore rossatro che possono mutarsi in bolle piene di siero nei bambini e in squame piuttosto secche negli adulti
- Caduta di capelli: come conseguenza del processo infiammatorio e del continuo grattarsi, i capelli possono in parte cadere (non sempre questo si verifica, comunque).

Cause
- Predisposizione genetica: tutte le forme di irritazione alla cute della testa hanno un carattere fortemente ereditario. Chi ha in famiglia qualcuno che soffre di una patologia di questo tipo, avrà più probabilità di svilupparla
- Infezioni batteriche: possono essere alla base dell'infiammazione al cuoio capelluto. Come nel caso dell'irritazione seborroica, spesso provocata dal proliferare del Malassezia furfur, un lievito che è normalmente e innocuamente presente nella flora batterica, ma che provoca infiammazione nel momento in cui cresce in modo incontrollato
- Disfunzioni ormonali
- Cause di tipo alimentare: allergie alimentari (ad esempio, quella al lattosio che spesso provoca l'irritazione della cute del cranio nei neonati) oppure carenze nutritive possono contribuire all'insorgere della patologia. In particolare, è stato messo in evidenza un legame fra comparsa della patologia e carenze di acidi grassi polinsaturi (quelli presenti nel pesce azzurro)
- Alcuni farmaci (come i cortisonici e beta-bloccanti)
- Particolare sensibilità allo smog
- Contatto con allergeni e sostanze irritanti presenti negli shampoo o in altri prodotti per il trattamento dei capelli (gel, tinte...)
- Stress e fragilità emotiva: nell'insorgenza della dermatite al cuoio capelluto può giocare un ruolo importante la componente psico-emotiva
- Alcol a tabacco (soprattutto per quanto riguarda la psoriasi).

Le cure
Dal momento che le varie forme di dermatite del cuoio capelluto hanno dei sintomi spesso sovrapponibili, è di fondamentale importanza rivolgersi subito ad un dermatologo per capire di quale problema si tratta. Una corretta diagnosi è decisiva per la risoluzione del problema, perché anche se i sintomi delle diverse tipologie di disturbo sono simili, le terapie sono ben diverse.
Ad esempio, la infiammazione atopica si può curare con il ricorso a farmaci antistaminici, se il problema è causato dall'allergia a determinate sostanze chimiche entrate in contatto con la cute del cranio (ad esempio perché presenti in shampoo o tinte: per scoprirlo basta fare dei test allergologici). Oppure, se la causa non è un'allergia, si può trattare la malattia ricorrendo a pomate cortisoniche. In caso di psoriasi, invece, vengono spesso prescritte creme a base di calomelano, da applicare in modo uniforme sul cuoio capelluto (il tutto va fatto agire per qualche ora, per poi risciacquare facendo lo shampoo). Oppure si può optare per prodotti a base di erbe naturali, anch'essi molto efficaci per trattare i sintomi della psoriasi e prevenirne la ricomparsa.
E per finire, l'irritazione seborroica: essendo causata da un'eccessiva produzione di sebo e spesso dal proliferare del fungo Malassezia, verrà trattata con il ricorso a shampoo in grado di normalizzare la produzione di sebo (ottima soluzione quelli a base di solfuro di selenio e zinco piritione) e a shampoo contenenti principi attivi antifungini (ad esempio, quelli al ketoconazolo). Un valido rimedio è anche lo shampoo all'alukina, un recente preparato in grado di contrastare efficacemente l'irritazione.

Consigli utili
Ci sono poi alcuni accorgimenti di cura quotidiana da rispettare sempre in caso di dermatite del cuoio capelluto, quale sia la forma che vi ha colpiti. Eccoli:
- Utilizzare uno shampoo antiforfora
- Non asciugare i capelli troppo a lungo: il calore prolungato peggiora l'infiammazione della cute del cranio
- Stare lontani da gel, tinte, lacche e prodotti vari per la "cura" dei capelli, perché potrebbero contenere sostanze irritanti
- Curare l'alimentazione: una dieta sana, ricca di fibre, frutta e verdure, è alla base di un cuoio capelluto in salute. Occorre assumere la giusta quantità di acidi grassi polinsaturi, molto utili per il benessere della cute della testa (si trovano soprattutto in pesce azzurro e fegato). Se necessario e se il medico ve lo consiglia, potete prendere qualche integratore a base di olio di pesce
- Seguire uno stile di vita sano e poco ansiogeno: condurre una vita sana e regolare, dormendo a sufficienza e cercando di allontanare stress e nervosismo, ha effetti positivi anche sullo stato di salute del cuoio capelluto.

Inviato da Antonella il 05/09/2016 alle 22:46

Risposta chiara ed esaustiva