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Cannabis: nuove cure per dermatite e psoriasi?

Cannabis: nuove cure per dermatite e psoriasi?

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Ci sono novità sul fronte del trattamento della dermatite? Pare di si e, la soluzione, potrebbe essere l'impiego della cannabis come una delle nuove cure per dermatite e psoriasi. Questo, almeno stando a quanto emerso da uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology.

L'utilizzo terapeutico della cannabis non è di per sé una novità, in quanto le proprietà antinfiammatorie del tetraidrocannabinolo (il principio attivo della cannabis) sono conosciute da tempo; per cui, questo composto è già stato impiegato con un certo successo come antidolorifico e antinfiammatorio (e anche per contrastare la nausea che alcune patologie o l'utilizzo di determinati farmaci comportano).

Tuttavia, sul fronte dermatologico, per combattere dermatiti e psoriasi, finora la cannabis non è mai stata impiegata a scopo terapeutico. A quanto pare, invece, si è scoperto che i prodotti a base di tetraidrocannabinolo aiuterebbero ad attenuare i sintomi della psoriasi e di vari tipi di dermatite (atopica, da contatto...), quali rossore e prurito.

Approfondiamo l'argomento.

I risultati della ricerca

Lo studio è stato condotto dai ricercatori della University of Colorado School of Medicine: la ricerca ha evidenziato come vi sia un rapporto fra l'attenuarsi dei sintomi della dermatite e la somministrazione di tetraidrocannabinolo (THC). Le proprietà antinfiammatorie della cannabis riuscirebbero quindi ad esplicarsi anche sull'infiammazione cutanea.
Le forme di dermatite prese in esame sono state diverse: fra di esse, figurano quelle più comunemente diffuse come la psoriasi, la dermatite atopica e quella da contatto.

In particolare, è uno dei sintomi più fastidiosi della dermatite ad attenuarsi sensibilmente grazie alla cannabis: il prurito. Dalla ricerca, emerge come in otto pazienti su ventuno si sia registrata la totale scomparsa del prurito, dopo l'applicazione costante di una pomata a base di cannabinoidi (due volte al giorno per tre settimane).
Inoltre, non sono stati registrati effetti collaterali degni di nota: la somministrazione di prodotti a base di tetraidrocannabinolo non ha avuto effetti stupefacenti (se non minimi e solo in alcuni casi).
Dalla ricerca emergono altri dati promettenti: la cannabis non sarebbe solo una nuova cura per dermatite e psoriasi, ma servirebbe anche per contrastare la crescita delle cellule tumorali in caso di melanoma, uno dei tumori cutanei più diffusi. Questa possibilità terapeutica è stata prospettata dopo aver somministrato il composto a base di tetraidrocannabinolo ai topi: anche se i risultati registrati sui topi sono incoraggianti, per il momento ci vuole comunque molta cautela, in quanto non ci sono evidenze scientifiche che attestino la reale capacità della cannabis di ridurre il tumore anche nell'uomo.

I limiti della ricerca

La ricerca di cui stiamo parlando ha però un evidente limite: sperimentazioni su larga scala non sono ancora state condotte e, almeno finora, ci si è limitati a studi clinici su numeri ridotti. Questo, di conseguenza, non permette ancora di garantire con certezza scientifica che l'impiego topico di cannabinoidi sia una cura valida e sicura per trattare dermatite e psoriasi.

Prospettive per il futuro

I ricercatori si augurano quindi di poter effettuare studi clinici su larga scala, per approfondire le potenzialità terapeutiche della cannabis nel trattamento delle infiammazioni cutanee: le possibilità che la cannabis apra le porte a nuove cure per dermatite e psoriasi in effetti ci sono, secondo gli studiosi.
In attesa di condurre altri studi al riguardo, i derivati del tetraidrocannabinolo potrebbero comunque essere impiegati in quei pazienti che non hanno tratto nessun giovamento dalle cure più “tradizionali”.