
Dermatite da stasi
La dermatite da stasi è una forma di infiammazione cutanea che il più delle volte interessa le caviglie e gli arti inferiori. Si chiama così perché spesso è provocata da problemi di insufficienza venosa (è infatti anche conosciuta come dermatite venosa o eczema venoso), e l'insufficienza venosa è a sua volta da correlare ad una situazione di parziale o totale inattività e sedentarietà.Si tratta di una dermatite i cui sintomi non vanno sottovalutati: va anzi trattata in modo tempestivo e in maniera adeguata, affinché non sfoci in patologie secondarie anche dolorose e potenzialmente gravi (come le ulcere o le infezioni batteriche). Nei casi più semplici, è sufficiente una pasta all'ossido di zinco
Ecco alcune informazioni utili su questo disturbo.
Le cause
Dal punto di vista fisiologico alla base della dermatite da stasi vi è un accumulo di liquidi a livello sottocutaneo: tale accumulo non permette al sangue di nutrire in modo adeguato i tessuti cutanei, che così risultano deboli e fragili e sviluppano i sintomi tipici dell'infiammazione.
Questa situazione può essere provocata da una o più delle seguenti cause/concause:
- Insufficienza venosa (il sangue ha difficoltà a tornare verso il cuore): è una delle cause più frequenti della patologia
- Trombosi venosa: aver accusato in passato una trombosi venosa (formazione di un coagulo di sangue in una vena) può essere una concausa dell'insorgenza della patologia
- Eccessiva sedentarietà: che sia forzata o scelta, la sedentarietà può provocare cattiva circolazione venosa e in tal caso è quindi causa indiretta della patologia
- Atopia (ovvero una sorta di predisposizione genetica a sviluppare determinate reazioni allergiche)
- Obesità
- Dieta povera di proteine.
I sintomi
- Edema cutaneo (ovvero un gonfiore causato da un accumulo di liquidi) localizzato agli arti inferiori, spesso alle caviglie
- Eritema: possono comparire eritemi di colore violaceo
- Prurito
- Escoriazioni e lesioni vescicolose
- Essudazione e croste
- Lichenificazione (ispessimento e indurimento della cute)
- Lieve desquamazione.
Le possibili complicazioni
La dermatite da stasi, se trascurata, può sfociare nelle seguenti complicazioni:
- Formazioni di ulcere
- Insorgenza di infezioni cutanee (si manifestano con rossore intenso, formazione di pus e dolore)
- Infezione delle ossa
- Cicatrici.
Le cure
Per curare una dermatite da stasi la prima cosa da fare è tentare di migliorare la circolazione e di favorire il ritorno venoso. A questo scopo, è bene seguire alcuni semplici accorgimenti quotidiani, che in caso di disturbo assumono una vera e propria valenza curativa. Anzitutto occorre indossare delle fasce elastiche oppure delle calze a compressione graduata. Inoltre, è indispensabile tenere le gambe sollevate il più possibile, tenendo i talloni più alti rispetto alle ginocchia e le ginocchia più alte rispetto alle anche.
Nei casi in cui è possibile, è necessario inoltre modificare lo stile di vita, cominciando gradualmente a fare un po' di attività fisica: questo aiuta molto a migliorare la situazione. Basta anche solo una camminata di mezz'ora a passo spedito tutti i giorni per ottenere risultati. Occorre anche perdere un po' di peso, qualora si sia fuori forma: raggiungere e mantenere il peso ideale è importante per una buona circolazione. E per finire, è meglio evitare di indossare calze, collant e pantaloni aderenti, perché contribuiscono a peggiorare la circolazione venosa.
Per lo stesso motivo vanno evitate anche le pancere, a meno che non se ne possa proprio fare a meno.
E per quanto riguarda le cure farmacologiche? Le dermatiti da stasi lievi possono essere trattate applicando della pasta all'ossido di zinco
Qualora si siano sviluppate delle infezioni batteriche, il medico prescriverà con ogni probabilità una terapia antibiotica (orale o topica). In alcuni casi viene consigliata l'assunzione di diuretici, al fine di prevenire un eventuale ristagno di liquidi.
Nel caso in cui siano insorte delle ulcere, lo specialista potrà consigliare l'utilizzo di un gambaletto medicato con gelatina di zinco (pasta di Unna), soprattutto se il problema è di lieve entità. Per il trattamento delle ulcere sono ancora più valide le medicazioni colloidali, in genere applicate sotto supporto elastico.