L'alimentazione per la dermatite atopica
La dermatite atopica è un disturbo di natura infiammatoria che può essere trattato su più fronti: su quello farmacologico, ovviamente, ma anche su quello alimentare. Alcuni alimenti infatti sono in grado di scatenare allergia e di peggiorare quindi l'infiammazione: può succedere che i soggetti atopici manifestino intolleranza verso alcuni alimenti. Al contrario, altri cibi possono in parte contribuire a migliorare il quadro sintomatologico.Ecco quindi qualche indicazione alimentare da seguire nel caso in cui si soffrisse della malattia.
Il latte materno
L'infiammazione cutanea tende spesso ad insorgere in età infantile: e sembra che prolungare il più possibile l'allattamento al seno aiuti a ritardare la comparsa del disturbo nei piccoli che presentano una predisposizione genetica a svilupparla (ovvero quando vi sono già casi della malattia in famiglia). Tuttavia non ci sono ancora risultati scientifici certi al riguardo.
Inoltre, sembrerebbe anche che l'assunzione di alcuni integratori (acidi grassi essenziali e probiotici - soprattutto il Lactobacillus rhamnosus GG) possa aiutare la remissione sintomatologica di forme leggere dell'infiammazione in età infantile.
Cibi da evitare
Alcuni alimenti sono in grado di svolgere un'azione irritante che potrebbe far peggiorare il decorso della malattia. Non sempre questo avviene: molto dipende dalla sensibilità e dalle reazioni individuali. Nella maggior parte dei casi non è necessario sottoporsi a grandi restrizioni alimentari: tuttavia per precauzione è bene consumare con cautela i seguenti alimenti (o comunque prestare attenzione ad un eventuale peggioramento dei sintomi conseguente alla loro assunzione):
- Uova
- Latte vaccino, yogurt e formaggi fermentati
- Arachidi, nocciole, noci e mandorle
- Pesce conservato e crostacei
- Soia
- Agrumi
- Ananas e fragole
- Pomodori e spinaci
- Cioccolato
- Insaccati
- Cibi in scatola.
I cibi più utili
Alcuni cibi possono invece favorire la remissione dei sintomi della dermatite atopica: questi alimenti aiutano infatti ad attenuare i sintomi tipici dell'infiammazione. Si tratta di tutti quei cibi che andrebbero assunti nell'ambito di un'alimentazione sana e ben bilanciata, ovvero ricca di fibre, sali minerali, vitamine e grassi vegetali. Verdura e frutta non devono quindi mancare, così come i cereali (meglio se integrali) e il pesce.
Inoltre è auspicabile assumere degli integratori di acido gamma-Linoleico (presente in gran quantità nell'olio di semi di ribes nero ), perché pare che aiuti a contenere i sintomi dell'infiammazione.
Molto importante è anche idratarsi a sufficienza, bevendo almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno: la pelle va infatti idratata anche dall'interno, per contrastarne la secchezza.
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