Dermatite atopica nei bambini
I pediatri lanciano l'allarme: la dermatite atopica è un disturbo sempre più diffuso fra i bambini. Complice il progressivo aumento dello smog (una delle cause del problema), quest'infiammazione cutanea - chiamata anche “eczema atopico o costituzionale”- è un fenomeno in crescita: ne sono colpiti sempre più bambini nella fascia di età 1-7 anni. Per saperne di più, ecco alcune informazioni utili relative alle cause, ai sintomi e ai possibili trattamenti.Forme e tipologie
In relazione alla tipologia di eruzione cutanea, è possibile classificare due forme di dermatite atopica nei bambini:
- Acuta: è la forma che si riscontra con maggiore frequenza ed è caratterizzata dalla presenza di chiazze arrossate, che a volte possono gonfiarsi ed essere associate a piccole vesciche
- Cronica: è una forma caratterizzata dalla comparsa di vere e proprie lesioni e spaccature causate dai continui grattamenti del bambino.
I sintomi
I sintomi più caratteristici della dermatite atopica infantile sono:
- Secchezza e arrossamento della pelle (con o senza desquamazione)
- Formazione di piccole vesciche e di rigonfiamenti (nella forma acuta)
- Prurito
- Lesioni eczematose e spaccature piuttosto dolorose (nella forma cronica)
Sebbene non sia un disturbo particolarmente grave (non incide sullo stato di salute generale del bambino), alcuni sintomi - in primis, il prurito - possono essere davvero fastidiosi e influire negativamente sulla qualità di vita (e del sonno) del piccolo. Non è raro infatti che il bambino, riposando male per via del prurito e infastidito da questo sintomo, diventi più irascibile e agitato.
Zone del corpo più colpite
Nel bambino i sintomi compaiono più frequentemente sul collo, sulle pieghe di braccia e gambe e sul volto (in particolare, sulle palpebre e nella zona intorno alle labbra).
Prognosi
In alcuni casi (circa il 40%) la dermatite atopica nei bambini scompare del tutto in modo spontaneo una volta superata la pubertà, in altri (circa il 50%) non scompare completamente, ma i sintomi si attenuano in maniera significativa. Nel restante 10% la dermatite continua anche da adulti: si tratta soprattutto di casi in cui è comparsa molto presto e in maniera piuttosto estesa. Inoltre, è bene evidenziare come i bambini che soffrono di questa patologia incorrano maggiormente in allergie respiratorie.
Le cause
Essendo una patologia congenita, la possibilità di sviluppare la dermatite di tipo atopico è del 60% se si ha un genitore che ne soffre, dell'80% se il disturbo interessa entrambi i genitori. Ma la predisposizione genetica, benché importante, da sola non basta: su questa base si innestano infatti alcuni fattori esterni che, in associazione a quelli genetici, concorrono all'insorgenza della malattia.
Ecco quali sono:
- Allergie alimentari: alcuni alimenti (come latte, uova, agrumi, pomodori) possono svolgere un'azione irritante
- Esposizione all'azione di sostanze irritanti di vario tipo (smog, detergenti troppo aggressivi, lavaggi eccessivamente frequenti, sostanze contenute nei farmaci, polvere e acari, tessuti sintetici etc.)
- Eccessiva presenza sulla cute del batterio Staphylococcus aureus
- Stress.
Le cure
Se il pediatra sospetta che il bambino sia colpito da questa infiammazione, è bene rivolgesi ad un dermatologo, il quale con ogni probabilità prescriverà una serie di test e di esami (esami del sangue, test per verificare l'allergia a determinate sostanze) volti ad individuare le cause del problema. Se, come spesso avviene, la causa è di natura allergica, occorre conoscere quali sono gli allergeni responsabili del disturbo, onde evitarne il contatto in futuro.
Oltre a questo, possono essere prescritti anche alcuni farmaci: in genere le tradizionali pomate a base di cortisone per ridurre l'infiammazione e i farmaci antistaminici per alleviare il prurito.
In alcuni casi, di solito quelli più gravi, vengono somministrati farmaci immunomodulatori, che riducono l'attività del sistema immunitario.
Di recente sono stati introdotti per il trattamento della dermatite pomate ad uso topico a base di inibitori della calcineurina (come il pimecrolimus e il tacrolimus). Ovviamente i rimedi farmacologici vanno sempre prescritti dallo specialista e i loro effetti vanno monitorati con costanza, per modificare eventualmente la terapia in base ai risultati ottenuti e alle reazioni della cute.
Norme comportamentali e igieniche
Per trattare in modo efficace la dermatite atopica nei bambini occorre anche seguire delle specifiche norme comportamentali, agendo su più fronti:
- Igiene e detersione: una corretta detersione è di fondamentale importanza. Occorre lavare la pelle del bambino con delicatezza, usando acqua tiepida (e senza esagerare con la frequenza e la durata dei lavaggi) e ricorrendo a detergenti poco schiumosi, privi di profumi e dalla consistenza oleosa: detergono bene la pelle senza seccarla, né aggredirla
- Idratare la cute: l'idratazione è un'altra parola chiave per gestire al meglio l'infiammazione. Dopo la detersione, la pelle del bambino va idratata a fondo applicando una buona crema emolliente
- Curare la scelta dei vestiti: evitate di mettere la cute del bambino a diretto contatto con tessuti sintetici o di lana, perché non farebbero che peggiorare l'infiammazione. Sono invece perfetti tessuti leggeri quali lino, seta, cotone. In alternativa, potete anche scegliere delle fibre sintetiche speciali pensate appositamente per le pelli che hanno questo genere di problema
- Evitare il contatto con sostanze irritanti: quale che sia l'allergene responsabile (polvere, cibi, etc.), occorre evitare il più possibile il contatto diretto con la sostanza irritante.
Ad esempio, nel caso il problema sia dato da un'allergia alla polvere, è bene mantenere il più possibile gli ambienti puliti e areati, senza troppe tende o tappeti che favorirebbero l'accumulo della polvere.
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